Masterclass: Mr.Paradise

Tennessee Williams Dreams

Masterclass con Spettacolo Finale a cura di Alessio Pizzech e Matteo Tarasco

Mister Paradise (Info) è un testo inedito, un atto unico scritto da Tennesee Williams nel 1939 e mai rappresentato in Italia. Verrà messo in scena per la prima volta al Teatro Nido dell’Aquila nell’ambito di TodiOff 2024 come evento finale della Masterclass intitolata MR. PARADISE TENNESEE WILLIAMS DREAMS condotta da Alessio Pizzech e Matteo Tarasco.

In un intenso monologo, il poeta Antony Paradise afferma che “Oggi il mondo è interessato alla polvere da sparo. La poesia non può competere con il suono delle granate che scoppiano”. Tono e messaggio non possono non ricordare le parole di Tom Wingfield: “Tutto il mondo stava aspettando i bombardamenti!” e “oggi il mondo è illuminato dai fulmini!”

Nei turbolenti anni in cui viviamo le parole di Williams ci inducono a riflettere sul ruolo dell’artista nel mondo, un mondo sempre più violento in cui soltanto la poesia, il teatro, la bellezza sono luce di speranza, che tutti noi dobbiamo con forza e coraggio tenere in vita.

Per questo motivo abbiamo immaginato una esperienza nuova, alternativa, che vuole essere un approdo, ma anche un molo dal quale intraprendere una traversata, una masterclass condotta da due registi che lavoreranno in contemporanea con il medesimo gruppo di attori e sul medesimo testo, nell’epoca complessa in cui viviamo, che richiede costantemente risposte veloci/immediate e che invece non contempla uno spazio/tempo per gli interrogativi, i dubbi, gli errori, che consentono di moltiplicare possibili punti di vista su quella che chiamiamo realtà.

La pratica teatrale odierna, nel nostro Paese, vive una crisi profonda, forse anche per la mancanza di più concreti territori di confronto e di contaminazione e condivisione tra la stessa comunità teatrale.

Concentrati ognuno sul proprio lavoro e proiettati in un presente sempre più sfuggevole, non vediamo il lavoro degli altri, non abbiamo tempo di parlarne e di vivere dubbi e incertezze come benzina per il motore creativo. Ci focalizziamo, invece, sul riuscire, sul farcela, sul valorizzare il nostro vissuto creativo personale, senza coscienza generazionale senza storicità, senza politica.

Immaginiamo un attore come una creatura capace di ampliare i punti vista, assumendo su di sé anche quello di due registi che lavorano nella medesima direzione, con approcci ovviamente diversi ma con la volontà di contaminare l'attore in una possibilità creativa fatta di tante strade possibili, al fine di valorizzare la sua arte attorale. Immaginiamo un attore non giudicante, non performante, non estetizzante, bensì un artista che nel processo creativo riesce ad immagazzinare, digerire, maturare riflessioni che giungono da differenti direzioni, da differenti stimoli; un professionista consapevole e capace di vivere la domanda come una tensione continua che trova risposta nel suo agire scenico.

Alessio Pizzech e Mattero Tarasco