La storia di Todi Festival

Ideato e fondato da Silvano Spada nel 1987, Todi Festival ha festeggiato nel 2016 la sua trentesima edizione: kermesse di teatro, danza, musica, arti visive e letteratura che si è affermata nel tempo come uno dei più importanti appuntamenti culturali italiani.

Dalla fondazione fino al 1998 è stato diretto da Silvano Spada, mentre dal 1999 al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Simona Marchini, cambiando denominazione in TodiArteFestival, per poi passare, nel 2008 e 2009, a Maurizio Costanzo, nel 2010 a Stefano Porri e, nel biennio 2011-2012, a Emiliano Leonardi e Giulio Castrica.

Dopo il ritorno di Silvano Spada alla direzione artistica dal 2013 al 2015, periodo in cui ha ripreso la denominazione di Todi Festival, la direzione artistica del trentennale è stata affidata al creativo Eugenio Guarducci, sotto l’attenta organizzazione e gestione dell’Agenzia Sedicieventi. Direzione artistica, organizzazione e gestione confermate anche per l’edizione 2019, in programma dal 24 Agosto al 1 Settembre.

Il Festival negli anni si è caratterizzato per essere fuori dagli schemi tradizionali, con l’attenzione al nuovo, soprattutto alla nuova drammaturgia italiana. Una realtà vivace e dinamica che guarda avanti, che presenta alla ribalta giovani attori, nuovi autori e nuovi registi. Testi classici riproposti accanto a testi moderni appositamente realizzati per il Festival, una contaminazione di generi e di proposte culturali originali, con grande carica provocatoria, prime rappresentazioni assolute di grandi autori italiani e internazionali. Nel corso degli anni il Festival ha ospitato attori ed autori protagonisti dello spettacolo italiano, da Mario Scaccia ad Anna Proclemer, da Giorgio Albertazzi a Pupella Maggio, da Carla Fracci a Roberto Bolle e portato alla ribalta nuovi talenti come Giulio Scarpati, Vincenzo Salemme, Pino Strabioli, Claudio Santamaria, Manuela Mandracchia, Gaia Aprea, Flavio Insinna, Gabriele Cirilli.

Con la direzione artistica di Eugenio Guarducci, si è aperto un nuovo corso del Festival grazie alla contaminazione con altri generi, arti e saperi in aggiunta alla prosa e alle prime nazionali che, comunque, vedranno anche quest’anno numerosi debutti e artisti di assoluto rilievo.