Biografia Ugo La Pietra

Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’Arte Concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e ha utilizzato molteplici media, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Nel 1972, invitato alla Triennale di Milano, realizza il film “La grande occasione”, successivamente è chiamato a realizzare un allestimento al Museum of Modern Art di New York nella mostra “Italy: New Domestic Landscape”.

Nel 1989 gli viene conferito il premio “Utopia” da Eugenio Battisti durante il III Congresso Internazionale sulle Utopie al Teatro Argentina di Roma. Nel 1990 progetta e realizza Il giardino all’italiana, Cersaie di Bologna. Realizza Monumenti alla balnearità presso il Comune di Cattolica, primi esempi di opere di arredo urbano che sono confluite nella mostra “Istruzioni per abitare la città, 1966-2018” allestita nel 2018 presso il CIAC di Foligno.

Da sempre ha comunicato il suo lavoro attraverso numerose mostre in Italia e all’estero e ha curato esposizioni di rilievo alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca. Nel mondo della produzione ceramica ha prestato la sua creatività a molte aziende italiane collaborando tra le altre con: la manifattura la Mazzotti e la Pierluca di Albissola marina, lo studio "Ernan Desing" di Albissola superiore, la Ceranima di Firenze e recentemente le Ceramiche Rometti di Umbertide presentandolo in contesti internazionali come Maison d'Objet di Parigi.

Nel 2009 realizza un’ampia mostra sulla sua opera ceramica a Palazzo Botton di Castellamonte (TO) e al MIC di Faenza; gli viene conferito il “Premio alla carriera” nell’ambito di Palermo Design Week e realizza il progetto per la piazza di Giffoni (Salerno). Nel 2016 Vince per la seconda volta il Premio “Compasso d’Oro” ADI conferito alla Carriera. Realizza la grande mostra dedicata alle sue ricerche nell’ambiente urbano “ABITARE è essere ovunque a casa propria” al Museo MAGA di Gallarate. Per il progetto “Materia Prima”, a cura di Marco Tonelli, realizza un’installazione in ceramica site-specific per la piazza del Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino. La Fondazione Cineteca Italiana organizza delle proiezioni speciali dei suoi film degli anni Settanta nell’ambito della XXI Triennale di Milano.

La Neue Galerie, Graz ha esposto un suo ambiente del 1973 nella mostra “From the Collection. Bild, Realität und Forschung von 1960 bis 1980”, mentre Il Centre George Pompidou ha acquisito invece nuove opere per la sua collezione in occasione della mostra “Un art pauvre”. Nel 2020 tiene una mostra personale presso Palazzo Collicola dal titolo Arte e territorio, occasione in cui viene pubblicata la sua più esaustiva monografia sugli interventi nel paesaggio e nel contesto urbano a cura di Marco Tonelli per le edizioni Manfredi Maretti.