Comunicato 31 Agosto

Musicisti non vedenti e ipovedenti in scena domani a Todi Festival con la Blind International Orchestra

E ancora le poesie di Vivian Lamarque e la drammaturgia dedicata a Giacomo Matteotti

Ancora un’esclusiva regionale, domani a Todi Festival. Alle ore 21 al Teatro Comunale andrà infatti in scena il concerto della BIO - Blind International Orchestra che accoglie musicisti non vedenti e ipovedenti fra i 12 e i 65 anni. Fondata e diretta dal Maestro Alfredo Santoloci, docente di sassofono al Conservatorio Santa Cecilia di Roma di cui è stato anche direttore “è nata - afferma Santoloci - seguendo le Paralimpiadi in Cina dove ho visto una band di fiati di ragazzi non vedenti. Sono rimasto impressionato dal grado d’intonazione: le persone non vedenti sviluppano moltissimo l’apparato uditivo. Così ho incominciato a immaginare quanto sarebbe stato emozionante e gratificante per un musicista non vedente suonare in un’orchestra sinfonica”. Nella BIO le difficoltà legate alla mancanza della vista vengono superate con l’ausilio della tecnologia. Il rapporto visivo fra il direttore e i musicisti è infatti sostituito dal contatto uditivo: “Traduco la gestualità - spiega Santoloci - con parole sussurrate via microfono che i musicisti recepiscono attraverso le auricolari”. Special guest della serata sarà Javier Girotto.

Sempre domani, spazio alla poesia alle ore 18 presso la Sala del Consiglio, in compagnia di Vivian Lamarque che, in dialogo con Lorenzo Chiuchiù, leggerà alcuni componimenti tratti dalla sua ultima raccolta L’Amore da Vecchia, già nella cinquina del Premio Strega Poesia 2023 e vincitrice del Premio Umberto Saba e del Premio Viareggio Rèpaci. In questi nuovi versi, vivaci e freschissimi, quasi con ironia a dispetto del titolo che li presenta, l’autrice torna ai lettori con un’opera ricca di impressioni e memoria, di vicende e presagi, che si susseguono come nelle scene di un esteso, libero film. Ragionando poeticamente sul fascino discreto degli amori non corrisposti e sull’idea dell’amore “inventato”, propone narrazioni, in un’ampia e sorprendente mitologia personale che chiama a raccolta il grande cinema e grandi poeti.

La Rassegna Todi Off prosegue con Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico - dai testi di Giacomo Matteotti, con Elena Cotugno e la regia di Gianpiero Borgia - in programma domani alle ore 19 al Teatro Nido dell’Aquila. Giacomo porta in scena il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e lo squadrismo fascista, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato e nella quale contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. Questa rappresentazione, firmata Teatro dei Borgia, consiste nella riproposizione delle parole di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità. I principali temi sui quali invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.