Let Me Be

  • Teatro Nido dell’Aquila
  • Mercoledì 1 Settembre – Ore 18:00
  • Ingresso Gratuito con prenotazione obbligatoria
  • con tecnologia eventbrite

Come uno sguardo, come un soffio. Come quando qualcuno ti avvicina con cura una mano alle labbra sporche ma tu capisci e lo precedi. Come la luce alle sei del mattino d’estate, quando non riesci più a riaddormentarti e allora esci sul balcone per capire cosa fare. Come quando fai qualcosa che non avresti mai creduto di poter fare e pensi che allora forse è possibile. Forse, a volte, è possibile vedere la stessa cosa.

Un paesaggio di corpi, luci e storie si apre davanti a infiniti movimenti, interpretazioni, fisicità. Immaginari apparentemente uguali cambiano di volta in volta creando molteplici variazioni e punti di vista. Un piccolo mondo con un suo linguaggio, un pianeta contenitore di energie che esplodono in una rete di relazioni tra l’elemento descritto, chi descrive e chi immagina. Uno sguardo sempre più confuso che mette in discussione chi è che guida la visione dell’altro.

Il progetto nasce, nel 2019, dall’urgenza di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello di esternare come può svilupparsi la descrizione di uno spettacolo di danza, e più in generale di qualsiasi opera d’arte, a una persona cieca. Come arriva l’immagine a Giuseppe? E come Camilla può tradurla e trasmettergliela? Non esistono regole, esiste solo una complicità tra i due maturata nel tempo che permette loro di creare un linguaggio nuovo fatto di parole e movimento, arricchito di volta in volta da nuovi gesti e visioni.

I due interpreti hanno deciso di guardarsi da fuori nel corso della descrizione di uno spettacolo. Durante questo processo si sono resi conto di aver creato a loro volta una piccola e intima partitura coreografica oltre che delle dinamiche relazionali. La rielaborazione della descrizione porta con sé riflessioni, associazioni, ricordi e visioni frutto di esperienze personali che se trasmesse possono influenzare la visione dell’altro. Si creano quindi dei filtri nella trasmissione di una visione che vanno a modificare la percezione di chi non vede. Anche chi descrive vedrà con occhi diversi la realtà che lo circonda. Un lavoro in cui si confondono ripetutamente gli sguardi, le immagini si intrecciano, non esistono guide, non esiste giusto o sbagliato.

Se il pubblico lo vorrà sarà disponibile un’audiodescrizione poetica, interpretata live, che aggiungerà uno strato in più alla narrazione. Sarà possibile fruirne attraverso delle audioguide consegnate al momento dell’ingresso in teatro.

Il viaggio nell’immaginazione continua nei quadri, nei film, nelle fotografie, nelle strade, nella vita reale di tutti i giorni. Da qui nasce una Trilogia per un nuovo sguardo, tre capitoli sulla trasmissione di cui il primo è Let me be. Dobbiamo trasmettere questo linguaggio ad altre persone che a loro volta potranno riutilizzarlo e condividerlo.

  • Creazione e interpretazione Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino
  • Drammaturgia Camilla Guarino
  • Consulenti artistiche Silvia Berti e Giulia Campolmi
  • Light designer Pietro Millosevich
  • Artista sonoro/disegno del suono Umberto F
  • Audiodescrizione live Camilla Guarino/ Interpretazione Giulia Campolmi
  • Creazione video Gabriele Termine
  • Produzione Versiliadanza e Fuori Equilibrio
  • Coproduzione Centro Internazionale della danza CID, EBA Europe Beyond Access, MAD Murate Art District, Associazione MUS.E, Comune di Firenze
  • Con il sostegno del Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria