La Febbre

  • Teatro Comunale
  • Lunedì 30 Agosto – Ore 21:00
  • 15€ + prevendita
  • TicketItalia

Il monologo propone un’elaborata denuncia del capitalismo globale, feroce e ironicamente divertente, messa in bocca a una donna benestante, consapevole di ogni paradosso, mentre guarda indietro a una vita agiata resa possibile dalla povertà degli altri.

La protagonista è una viaggiatrice senza nome che si trova in un hotel di un paese povero e lontano dove è in corso una rivolta. Lei sta vivendo la propria guerra civile, ha una febbre che la fa rabbrividire e sprofondare in una profonda nausea esistenziale.

A un certo punto ha una rivelazione improvvisa e accecante: le sue presunzioni e il suo privilegio di persona liberale, istruita e benestante si basano sulla miseria che altre persone vivono nel mondo. La malattia è il capitalismo stesso.

Questa donna è alla ricerca di risposte. Tutto ha un prezzo? Le persone? Uccidere? Cosa ci dà il diritto di stare meglio dei poveri? Perché insistiamo nel chiedere il meglio per noi stessi e i nostri figli quando le altre persone non hanno quasi nulla? Queste sono le domande, che molti di noi nella vita cercano di ignorare. Wallace Shawn riesce a parlare in maniera incisiva e profonda della contraddittoria relazione che abbiamo con il nostro mondo, la nostra ricchezza.

Nello spettacolo, proprio come quando hai la febbre, con i suoi sogni offuscati e pensieri ultraterreni, tutto alla fine passerà per tornare alla consueta normalità. Anche la stessa protagonista tornerà al sicuro.

Le verità contenute in questo testo, e la riflessione che innesca, sono così potenti che puntano a far vivere allo spettatore un’esperienza piuttosto che farlo semplicemente assistere a uno spettacolo. La protagonista saprà creare un’atmosfera incredibilmente intima con il pubblico parlando come se stesse facendo una confessione più che un’opera teatrale. Il racconto avrà un’intensità febbrile nella quale gli aneddoti si confonderanno con le autoaccuse, i legami tra il privilegio del Primo Mondo e il dolore del Terzo Mondo verranno alla luce, arrivando con l’improvvisa forza di una rivelazione.

Il cuore della questione non è tanto crogiolarsi nella colpa liberale ma fare un’analisi accurata del perché tale colpa non è sufficiente.

  • Debutto Nazionale
  • di Wallace Shawn
  • Traduzione Monica Capuani
  • Regia Veronica Cruciani
  • con Federica Fracassi