Vecchi Tempi

  • Teatro Comunale
  • Lunedì 28 Agosto | Ore 21:00
  • 15€ + prevendita
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Protagonisti sono i ricordi o, forse, la conoscibilità del passato personale e interpersonale.

Marito e moglie, Deeley e Kate, discutono di una donna, Anna, all’interno della loro abitazione. Parlano del passato e della relazione che Kate ed Anna, probabilmente amiche, avevano da giovani. La coppia sembra attendere la visita di questa misteriosa donna che, in realtà, è già nella stanza.

Passato e presente, inquietanti e alterati, divengono una mescolanza di elementi di difficile interpretazione. Anna rappresenta una minaccia al lineare rapporto matrimoniale, mentre, in lei, Deeley vede un’intimità lontana nel tempo a cui, probabilmente, non era stato ammesso.

Fra Anna e Deeley lo scontro è inevitabile ma i personaggi confrontano i ricordi degli anni giovanili senza che questi ultimi coincidano. Ciò porta a una situazione dicotomica: all’apparenza di un divertente dialogo si affianca a una crescente inquietudine.

I personaggi non hanno una memoria oggettiva: ciascuno ricorda un proprio trascorso soggettivo, i protagonisti non comunicano, non si ascoltano reciprocamente. Il discorso aggrovigliato si spinge così al punto da rendere le affermazioni delle due donne, tra loro, contraddittorie. Il passato evocato, pur condiviso, non sembra infatti corrispondere.

Per lo spettatore diventa dunque impossibile schierarsi e prendere posizione rispetto ai protagonisti. Ogni personaggio sembra infatti portatore di un sistema di verità a sé stante, ugualmente affidabile e credibile.

  • di Harold Pinter
  • traduzione Alessandra Serra
  • Con Lisa Galantini, Sara Bertelà, Roberto Biselli
  • progetto scenico da un'idea di Francesco Ghisu
  • costumi Rossella Oppedisano
  • aiuto regia Diletta Masetti
  • direzione di scena e tecnica Simone Gentili
  • coordinamento produzione e organizzazione Biancamaria Cola
  • ufficio stampa Antonietta Magli
  • foto David Valolao (Galantini), Laila Pozzo (Bertelà) e Azzurra Primavera (Biselli)
  • regia Pierpaolo Sepe
  • produzione Teatro di Sacco