Cresce l’attesa per Guenda Goria, pianista perfetta

Stasera il sequestro Moro nel reading di Ezio Mauro e Lavernier all’ex Granaio di Montenero.

Al Todi Festival realizzerà il sogno di coniugare le passione per la musica classica e il teatro interpretando una delle più grande pianiste della storia: Clara Schumann virtuosa, madre , moglie e donna di immenso spessore artistico e culturale. Guenda Goria, attrice  e pianista, è pronta al suo debutto al Teatro Comunale domani alle 21: con un testo di Giuseppe Manfridi e sotto la guida del Maestro Maurizio Scaparro con il quale ha iniziato la sua carriera e grazie al quale ha conosciuto e imparato ad amare il Teatro.

Di lei Scaparro dice: “Credo che sia molto difficile trovare, almeno in Italia, la sensibilità artistica e tecnica di un’ attrice e assieme di una pianista che possa esprimere le emozioni che ci offre il felice testo di Manfridi. Quando Guenda, con la quale avevo già lavorato qualche anno fa nella Coscienza di Zeno con Giuseppe Pambieri, mi ha chiesto di esserle vicino in questa avventura ho risposto subito con entusiasmo. Abbiamo lavorato con gioia e con emozione e con qualche sorpresa che spero si possa trasmettere al pubblico”.

LA PIANISTA PERFETTA

Teatro Comunale | Giovedì 30 Agosto | Ore 21.00

Prosa (Italia) | Debutto
di Giuseppe Manfridi
con Guenda Goria
Regia di Maurizio Scaparro
Produzione: TODI FESTIVAL

La mia immaginazione non può figurarsi una felicità più bella di continuare a vivere per l’arte”: così Clara Schumann descrive la sua vocazione più profonda, quella per la musica. Forgiata nella tecnica dal padre Friedrich Wieck, Clara diventa sin da giovanissima concertista di fama mondiale: la più grande pianista dell’ottocento ma anche una donna coraggiosa, intellettuale, madre affettuosa di otto figli, innamorata.

Ed è proprio l’amore che permea nella sua musica, l’amore per la vita e l’amore per un uomo, Robert Schumann, compositore e figura di spicco del romanticismo tedesco. Un amore tormentato ma profondissimo quello tra Clara e Robert che trova il suo triste epilogo quando una malattia sopraggiunge a consumare le capacità intellettive di lui, fino a portarlo lentamente a spegnersi.

E saranno le cinque linee del pentagramma il rifugio di Clara, le note saneranno le ferite del suo cuore e quell’armonica successione di tasti bianchi e neri darà conforto a questa grande donna che donerà alla musica tutta se stessa, che continuerà a lavorare dopo la morte del marito per diffondere la sua musica – troppo avanti per il gusto dell’epoca ma che troverà postuma fortuna.

Il Pianoforte, al centro della scena, sarà il protagonista assoluto suonato dal vivo da Guenda Goria che, in una progressiva rarefazione di tempo e spazio, racconterà sin nel profondo la forza vitale di Clara, donna che ha tradotto in arte la sua intera esistenza in un momento preciso, il pomeriggio prima di un importante concerto che potrebbe cambiare le sorti della sua carriera; un pomeriggio sbagliato in tutto sembra far presagire il primo insuccesso della vita di Clara. L’ accordatore che non arriva, il baule smarrito, le lettere che sopraggiungono ad annunciare l’ internamento del marito Robert Schumann in ospedale psichiatrico offrono l’ affresco di una donna che a trent’anni è già madre di otto figli e leggenda della musica mondiale.

(in calce al comunicato le biografie di GUENDA GORIA e MAURIZIO SCAPARRO)

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Todi Festival, giunto al suo quinto giorno (QUI scaricabili LE FOTO DELLA QUARTA GIORNATA) prosegue con tante proposte, arricchendosi di una nuova location: l’ex Granaio di Montenero dove stasera alle 21 Christian Lavernier sarà in scena con il suo spettacolo CONTEMPORARY FUTURE. La sua musica innovativa prende forma attraverso La Soñada: uno strumento unico al mondo, dalle caratteristiche tecniche ed espressive inedite, nato dalla collaborazione con un liutaio spagnolo. Lo spettacolo porta in scena l’avanguardia della ricerca musicale europea unita all’impatto visivo che abbina grandi compositori a maestri italiani dell’arte contemporanea. 

Sempre questa sera al Teatro Comunale e alle 21 – in esclusiva per l’Umbria – Ezio Mauro porterà il suo reading Il condannato, cronache di un sequestro per raccontare a 40 anni dai fatti il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro.

TODI OFF|FUTURO ANTERIORE propone invece questa sera IL PRINCIPE, spettacolo a cura di OCCHISULMONDO. (QUI LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO). Domani per la rassegna dedicata al teatro contemporaneo in scena A SCIUQUE’ spettacolo prodotto da Malmand.

Intanto sempre nell’ambito di TODI OFF è nato INFINITO FUTURO, quotidiano gratuito di informazione e critica di Todi Festival curato da Teatro e Critica  e frutto del laboratorio Teatro e Critica LAB tenuto all’interno di Todi Festival 2018. La redazione giorno per giorno produce il giornale che racconterà Todi Festival fino al 2 settembre; è possibile trovarlo gratuitamente nei luoghi di svolgimento della manifestazione.

Proseguono oggi gli appuntamenti di INCONTRO CON L’AUTORE: alle 18 a palazzo Pongelli Benedettoni è previsto l’incontro con le vincitrici del Premio Andersen 2018 Susanna Mattiangeli, Miglior Scrittrice e Arianna Papini, miglior Illustratrice.

DOMANI sempre alle 18 nel suggestivo Palazzo ancora letteratura in primo piano con Eliana Lotta ed il suo libro L’età non è uguale per tutti.

Sempre domani giovedì 30 Agosto alle 19 all’Arena Palazzo Francisci, va in scena Posso fare ciò che voglio. In occasione di Todi Festival, le ospiti del Centro DCA-Disturbi del Comportamento Alimentare e del Centro diurno Il Nido delle Rondini diverranno protagoniste di un coinvolgente spettacolo diretto da Costanza Pannacci e Raffaella Fasoli.

La drammaturgia è costruita a partire dal materiale prodotto dalle partecipanti ed è incentrata sul tema della libertà e della gabbia rappresentata dalla malattia, a partire dal vissuto che molte ragazze portano in sede terapeutica, ovvero che il disturbo alimentare, nonostante le forti costrizioni e restrizioni a cui le sottopone, abbia l’effetto di farle sentire più libere e, per questo, così difficile da abbandonare.

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BIOGRAFIA DI GUENDA GORIA

Laureata in Filosofia Estetica, studia danza classica e tip-tap per dieci anni sotto la direzione della prima ballerina della Scala Anna Maria Bruno. Vince numerosi premi pianistici come La tastiera d’ argento e si esibisce come concertistica in diverse manifestazioni italiane e internazionali (Shanghai international FestivalTrofeo Castro Alves di Salvodor de BahiaStati Uniti..). Si appassiona alla recitazione, entra al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione di Giancarlo Giannini e debutta a teatro con Maurizio Scaparro ne La coscienza di Zeno e al cinema con Roberto Faenza nel film internazionale in inglese Anita B.

Ha lavorato come attrice con grandi maestri come Matteo Garrone nel Racconto dei racconti, Pupi Avati, Gianfranco Pannone, Gerardo Placido, i Manetti Bross; nelle opere prime cinematografiche di Stefano Alpini nel Giocatore invisibile, Monica Mazzitelli in The Coltrain code e Cesare Furesi nel film Chi salverà le rose?,nelle fiction tv Il paradiso delle SignoreUn passo dal cieloGiochi sporchiCrimini e con registi teatrali come Juan Puerta Lopes, Alberto Oliva nel Don Giovanni di Puskin e Giancarlo Marinelli in Re Lear con Giuseppe Pambieri.

Ambasciatrice per Medici senza frontiere in diverse campagne umanitarie.

Appassionata alla drammaturgia contemporanea teatrale esordisce alla regia con lo spettacolo Nel buio dell’ America co-prodotto dal Teatro Litta di Milano dove mette in scena un testo di Joyce Carol Oates interpretato dalla madre Maria Teresa Ruta nei panni di una spietata conduttrice televisiva. Ancora regista in Recitar Mangiando e attrice in Sinceramente Bugiardi sotto la regia di Pietro de Pascalis e in Sua eccellenza è servita con Giancarlo Fares.

Al Todi Festival realizzerà il sogno di coniugare le passione per la musica classica e il teatro interpretando una delle più grande pianiste della storia Clara Schumann virtuosa, madre , moglie e donna di immenso spessore artistico e culturale con un testo di Giuseppe Manfridi e sotto la giuda del Maestro Maurizio Scaparro con il quale ha iniziato la sua carriera e grazie al quale ha conosciuto e imparato ad amare il Teatro. Di lei Scaparro dice: “Credo che sia molto difficile trovare, almeno in Italia, la sensibilità artistica e tecnica di un’ attrice e assieme di una pianista che possa esprimere le emozioni che ci offre il felice testo di Manfridi. Quando Guenda, con la quale avevo già lavorato qualche anno fa nella Coscienza di Zeno con Giuseppe Pambieri, mi ha chiesto di esserle vicino in questa avventura ho risposto subito con entusiasmo. Abbiamo lavorato con gioia e con emozione e con qualche sorpresa che spero si possa trasmettere al pubblico”.

BIOGRAFIA DI MAURIZIO SCAPARRO

Regista e operatore teatrale, esordisce poco più che ventenne nel campo dello spettacolo come critico teatrale collaborando con l`Avanti! e Maschere, rassegna mensile di vita del teatro. Nominato direttore responsabile della rivista Teatro Nuovo nel 1961, due anni più tardi è chiamato a dirigere il Teatro stabile di Bologna. Nel 1964 esordisce nella regia con Festa grande di aprile al Teatro Municipale di Reggio Emilia per poi imporsi all’attenzione della critica l’anno seguente presentando al Festival dei due Mondi di Spoleto La venexiana di Anonimo del Cinquecento.

Nei decenni successivi firma oltre sessanta spettacoli producendosi anche nell’organizzazione e direzione di compagnie autonome come il Teatro Indipendente (1967-1969) e il Teatro Popolare di Roma (1975-79), dei Teatri stabili di Bolzano (1969-1975) e Roma (1983-1990), e di istituzioni pubbliche italiane e straniere come il Festival Internazionale di Teatro all`interno della Biennale di Venezia (1979-1983), il settore spettacolo dell`Expò di Siviglia (1992), e l`Ente teatrale italiano (1994-95) oltre che, nel 1999, il Théâtre des Italiens a Parigi; dal 1997 al 2001 è inoltre direttore tecnico del Teatro Eliseo di Roma.

Regista sobrio, dal solido realismo, ha mirato a creare un repertorio nazionalpopolare, valorizzando testi meno conosciuti di autori classici e novità contemporanee, e adattando per la scena romanzi del Novecento: 

Caligola di Albert Camus (1983); Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1986); Pulcinella (1987); Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar (1989); Il teatro comico di Carlo Goldoni (1993); Le mille e una notte. Frammenti di un sogno mediterraneo (1996); Il giovane Faust (1999); Amerika di Franz Kafka (2000).

Nel 2008 firma la regia per il grande schermo del lungometraggio “L`ultimo pulcinella”.